viernes, 7 de marzo de 2008
lunes, 3 de marzo de 2008
CHISTE: LA CONFESSIONE DI SILVIO BERLUSCONI
Berlusconi: 'Signor parroco, mi vorrei confessare
Parroco: 'Certo figliolo, qual è il tuo nome?'
Berlusconi: 'Silvio Berlusconi, padre.'
Parroco: 'Ah! Ah! Il presidente del Consiglio!?'
Berlusconi: 'Si, padre.'
Parroco: 'Ascolta, figliolo, credo che il tuo caso richieda una
competenza superiore. E' meglio che tu ti rechi dal Vescovo.'
Così Berlusconi si presenta dal Vescovo, chiedendogli se può
confessarlo.
Vescovo: 'Certo, come ti chiami?'
Berlusconi: 'Silvio Berlusconi'
Vescovo: 'Il presidente del Consiglio? No, caro mio, non ti posso
confessare: il tuo è un caso difficile. E' meglio che tu vada in Vaticano.'
Berlusconi va' dal Papa.
Berlusconi: 'Sua Santità, voglio confessarmi.'
Papa: 'Caro figlio mio, come ti chiami?'
Berlusconi: 'Silvio Berlusconi'
Papa: 'Ahi! Ahi! Ahi!
Figliolo! Il tuo caso è molto difficile per me. Guarda qui, sul lato
del Vaticano c'è una cappella. Al suo interno troverai una croce. Il Signore ti potrà ascoltare.'
Berlusconi, giunto nella cappella, si rivolge alla Croce: 'Signore,
voglio confessarmi.'
Gesù: 'Certo, figlio mio, come ti chiami?'
Berlusconi: 'Silvio Berlusconi.'
Gesù: 'Ma chi? Il Presidente del Consiglio?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'L'ex amico di Craxi ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'L'inventore dello scudo fiscale per far rientrare dalle isole
Cayman e da Montecarlo tutti i soldi che i tuoi amici hanno sottratto al fisco ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'L'amico dei Neo-Fascisti e Neo-Nazisti, particolare che si è
dimenticato di riferire al Congresso americano?'
Berlusconi: 'Ehm... si, Signore.'
Gesù: 'Quello che ha abbassato dell'1% le tasse dirette e costretto
comuni/province/regioni ad aumentare le tasse locali del 45% per tenere aperti asili, trasporti, servizi sociali essenziali ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha ricandidato 13 persone già condannate con
sentenza passata in giudicato?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha modificato la legge elettorale in modo che
siano le segreterie di partito a scegliere gli eletti e non più i cittadini ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha omesso qualsiasi controllo sull'entrata in
vigore dell'Euro permettendo a negozianti e professionisti di raddoppiare i prezzi in barba a pensionati e lavoratori a reddito fisso ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha abolito la tassa di successione per i patrimoni
miliardari e subito dopo ha cointestato le sue aziende ai figli?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha quadruplicato il suo patrimonio personale e
salvato le sue aziende dalla bancarotta da quando è al governo e che dice che è entrato in politica gratis per il bene degli italiani?'
Berlusconi:'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha epurato dalla RAI I personaggi che non
gradiva?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha fatto la Ex-Cirielli, la Cirami e la salva-
Previti ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha fatto una voragine nei conti dello stato e ha
cambiato 3 volte ministro del tesoro ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha dato, a spese degli italiani, il contributo per
i l decoder digitale per permettere al fratello di fare soldi con una società che li produceva ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che depenalizzato il falso in bilancio ed ha
introdotto la galera per chi masterizza I DVD ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha permesso alla Francia di saccheggiare la BNL e
si è fatto prendere a pesci in faccia quando ENEL ha tentato di acquisire una società francese ?'
Berlusconi: 'Ehm... sono sempre io, Signore.'
Gesù: 'Figlio mio, non hai bisogno di confessare. Tu devi solamente
ringraziare.'
Berlusconi: 'Ringraziare???? E chi, Signore?'
Gesù: 'Gli antichi Romani, per avermi inchiodato qui. Altrimenti
sarei sceso e t'avrei fatto un CULO COSI'!!!
Parroco: 'Certo figliolo, qual è il tuo nome?'
Berlusconi: 'Silvio Berlusconi, padre.'
Parroco: 'Ah! Ah! Il presidente del Consiglio!?'
Berlusconi: 'Si, padre.'
Parroco: 'Ascolta, figliolo, credo che il tuo caso richieda una
competenza superiore. E' meglio che tu ti rechi dal Vescovo.'
Così Berlusconi si presenta dal Vescovo, chiedendogli se può
confessarlo.
Vescovo: 'Certo, come ti chiami?'
Berlusconi: 'Silvio Berlusconi'
Vescovo: 'Il presidente del Consiglio? No, caro mio, non ti posso
confessare: il tuo è un caso difficile. E' meglio che tu vada in Vaticano.'
Berlusconi va' dal Papa.
Berlusconi: 'Sua Santità, voglio confessarmi.'
Papa: 'Caro figlio mio, come ti chiami?'
Berlusconi: 'Silvio Berlusconi'
Papa: 'Ahi! Ahi! Ahi!
Figliolo! Il tuo caso è molto difficile per me. Guarda qui, sul lato
del Vaticano c'è una cappella. Al suo interno troverai una croce. Il Signore ti potrà ascoltare.'
Berlusconi, giunto nella cappella, si rivolge alla Croce: 'Signore,
voglio confessarmi.'
Gesù: 'Certo, figlio mio, come ti chiami?'
Berlusconi: 'Silvio Berlusconi.'
Gesù: 'Ma chi? Il Presidente del Consiglio?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'L'ex amico di Craxi ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'L'inventore dello scudo fiscale per far rientrare dalle isole
Cayman e da Montecarlo tutti i soldi che i tuoi amici hanno sottratto al fisco ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'L'amico dei Neo-Fascisti e Neo-Nazisti, particolare che si è
dimenticato di riferire al Congresso americano?'
Berlusconi: 'Ehm... si, Signore.'
Gesù: 'Quello che ha abbassato dell'1% le tasse dirette e costretto
comuni/province/regioni ad aumentare le tasse locali del 45% per tenere aperti asili, trasporti, servizi sociali essenziali ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha ricandidato 13 persone già condannate con
sentenza passata in giudicato?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha modificato la legge elettorale in modo che
siano le segreterie di partito a scegliere gli eletti e non più i cittadini ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha omesso qualsiasi controllo sull'entrata in
vigore dell'Euro permettendo a negozianti e professionisti di raddoppiare i prezzi in barba a pensionati e lavoratori a reddito fisso ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha abolito la tassa di successione per i patrimoni
miliardari e subito dopo ha cointestato le sue aziende ai figli?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha quadruplicato il suo patrimonio personale e
salvato le sue aziende dalla bancarotta da quando è al governo e che dice che è entrato in politica gratis per il bene degli italiani?'
Berlusconi:'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha epurato dalla RAI I personaggi che non
gradiva?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha fatto la Ex-Cirielli, la Cirami e la salva-
Previti ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha fatto una voragine nei conti dello stato e ha
cambiato 3 volte ministro del tesoro ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha dato, a spese degli italiani, il contributo per
i l decoder digitale per permettere al fratello di fare soldi con una società che li produceva ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che depenalizzato il falso in bilancio ed ha
introdotto la galera per chi masterizza I DVD ?'
Berlusconi: 'Si, signore.'
Gesù: 'Quello che ha permesso alla Francia di saccheggiare la BNL e
si è fatto prendere a pesci in faccia quando ENEL ha tentato di acquisire una società francese ?'
Berlusconi: 'Ehm... sono sempre io, Signore.'
Gesù: 'Figlio mio, non hai bisogno di confessare. Tu devi solamente
ringraziare.'
Berlusconi: 'Ringraziare???? E chi, Signore?'
Gesù: 'Gli antichi Romani, per avermi inchiodato qui. Altrimenti
sarei sceso e t'avrei fatto un CULO COSI'!!!
domingo, 2 de marzo de 2008
Somos reformistas, no de izquierdas
ENTREVISTA: Campaña electoral en Italia WALTER VELTRONI Candidato del Partido Democrático italiano
"Somos reformistas, no de izquierdas"
Walter Veltroni (Roma, 1955) es la gran esperanza del centroizquierda italiano para disputarle a Silvio Berlusconi la victoria en las elecciones del 13 y 14 de abril. Optimista absoluto, en esta entrevista concedida anoche a bordo del autobús de campaña, el candidato afirma que "los italianos están hartos del pasado".
La noticia en otros webs
webs en español
en otros idiomas
"Todo lo que dice nuestro adversario lo hemos oído ya"
Pregunta. ¿Cansado?
Respuesta. No.
P. Entonces, ¿si puè fare?
R. Yes, we can [sí, podemos]. ¿Saben que el eslogan nació por casualidad? En una rueda de prensa, me preguntó una periodista, ¿yes, we can?, dije yes, we can, y de ahí partió todo.
P. Demasiado sajón para algunos.
R. Cuando el viento cambia en EE UU, cambia en todas partes. La victoria de Clinton en 1992 trajo a Europa una ola de triunfos de la izquierda y el centro izquierda.
P. Pero Berlusconi sigue siendo favorito.
R. Me impresión es que un partido que hoy mantenga una línea poco atenta a las cuestiones sociales y medioambientales tiene poco que decir en unas elecciones modernas. La teoría de los ciclos solidaridad / individualismo de Schlesinger suele cumplirse; y en este momento creo que estamos en una fase de crisis, inseguridad y globalización que hace que la gente quiera reforzar el tejido solidario. Nuestro adversario [siempre evita citar a Berlusconi] ha gobernado siete años y ni ha modernizado ni ha transformado el país. Los italianos lo saben. Todo lo que dice lo hemos oído ya.
P. ¿Si empata o gana por poco, pactaría con Berlusconi?
R. No. Reformas institucionales, sí; acuerdos de gobierno, no. La mayoría en la Cámara será siempre amplia, porque la ley concede el 55% a la fuerza más votada, pero puede que en el Senado sea más ajustada. Nuestra propuesta es un sistema de doble turno. Queremos dar más poder al primer ministro para que actúe más deprisa. Necesitamos velocidad. Hemos estado parados demasiado tiempo, sometidos al poder inmenso de partidos que tenían el 0,6% y decidían como si tuvieran el 40%.
P. La izquierda radical se siente abandonada por su decisión de presentarse solo. Y usted evita pronunciar la palabra izquierda...
R. Es que somos reformistas, no de izquierdas. Los ciudadanos son ciudadanos antes que nada. No se levantan diciendo soy de centroderecha. Hemos cerrado la alianza con ellos porque las diferencias eran abismales en muchos campos. Hemos tenido el valor de decirlo, y ahora la cosa está cada vez más clara.
P. ¿Cree que una victoria de José Luis Rodríguez Zapatero el 9 de marzo le ayudará a ganar?
R. . Seguro. He hablado con José Luis, somos viejos amigos, estuve con él en la Moncloa hace un par de meses, y le encontré confiado y determinado. Lo ha hecho muy bien. Lo he dicho en toda Italia. Su actuación en la Cumbre Iberoamericana defendiendo a Aznar ante Chávez fue estupenda. Ese sentido de la identidad nacional y democrática es difícil verlo en Italia.
P. ¿Los homosexuales italianos tendrán una ley que tutele sus derechos?
R. Hemos propuesto una ley que tutele sus garantías y derechos. En Italia, por ejemplo, dos personas que viven juntas no pueden entrar juntas al hospital. Tenemos que encontrar un punto de síntesis, igual que hicimos con la ley del aborto, que es buena para todos. Pero no quiero introducir en la campaña temas que fracturen a los italianos. Haremos una cosa con más sfumature, con matices, para incluir diferentes sensibilidades.
P. ¿Si gana se hará por fin la ley de incompatibilidad?
R. Haremos una normativa, pero no será una ley antinadie. Querría hacerla con consenso, como hacen los liberales las reglas del juego de la democracia, no contra éste o aquél. He desmontado unilateralmente la demonización y eso les ha obligado a reubicarse a ellos también. No quiero alimentar ese juego.
P. ¿Siente que ha vencido el efecto de la caída del Gobierno Prodi?
R. Sí, eso dicen los datos. Y sobre todo la gente: gente de todas las ideologías dice que nos va a votar. Recortamos mucho y queda mes y medio. Si nos hubiéramos presentado con la misma fórmula de hace dos años hubiera sido un desastre.
P. ¿Cuál será la primera medida de su gobierno?
R. Me gustaría desmontar esa burocracia salvaje que parece hecha aposta para deprimir a los emprendedores. Renovar la justicia y el sistema fiscal, modificar la visión económica. Ya no tenemos coches como el los setenta, ni telecomunicaciones como en los noventa. Ahora debemos hacer la reconversión ecológica.
"Somos reformistas, no de izquierdas"
Walter Veltroni (Roma, 1955) es la gran esperanza del centroizquierda italiano para disputarle a Silvio Berlusconi la victoria en las elecciones del 13 y 14 de abril. Optimista absoluto, en esta entrevista concedida anoche a bordo del autobús de campaña, el candidato afirma que "los italianos están hartos del pasado".
La noticia en otros webs
webs en español
en otros idiomas
"Todo lo que dice nuestro adversario lo hemos oído ya"
Pregunta. ¿Cansado?
Respuesta. No.
P. Entonces, ¿si puè fare?
R. Yes, we can [sí, podemos]. ¿Saben que el eslogan nació por casualidad? En una rueda de prensa, me preguntó una periodista, ¿yes, we can?, dije yes, we can, y de ahí partió todo.
P. Demasiado sajón para algunos.
R. Cuando el viento cambia en EE UU, cambia en todas partes. La victoria de Clinton en 1992 trajo a Europa una ola de triunfos de la izquierda y el centro izquierda.
P. Pero Berlusconi sigue siendo favorito.
R. Me impresión es que un partido que hoy mantenga una línea poco atenta a las cuestiones sociales y medioambientales tiene poco que decir en unas elecciones modernas. La teoría de los ciclos solidaridad / individualismo de Schlesinger suele cumplirse; y en este momento creo que estamos en una fase de crisis, inseguridad y globalización que hace que la gente quiera reforzar el tejido solidario. Nuestro adversario [siempre evita citar a Berlusconi] ha gobernado siete años y ni ha modernizado ni ha transformado el país. Los italianos lo saben. Todo lo que dice lo hemos oído ya.
P. ¿Si empata o gana por poco, pactaría con Berlusconi?
R. No. Reformas institucionales, sí; acuerdos de gobierno, no. La mayoría en la Cámara será siempre amplia, porque la ley concede el 55% a la fuerza más votada, pero puede que en el Senado sea más ajustada. Nuestra propuesta es un sistema de doble turno. Queremos dar más poder al primer ministro para que actúe más deprisa. Necesitamos velocidad. Hemos estado parados demasiado tiempo, sometidos al poder inmenso de partidos que tenían el 0,6% y decidían como si tuvieran el 40%.
P. La izquierda radical se siente abandonada por su decisión de presentarse solo. Y usted evita pronunciar la palabra izquierda...
R. Es que somos reformistas, no de izquierdas. Los ciudadanos son ciudadanos antes que nada. No se levantan diciendo soy de centroderecha. Hemos cerrado la alianza con ellos porque las diferencias eran abismales en muchos campos. Hemos tenido el valor de decirlo, y ahora la cosa está cada vez más clara.
P. ¿Cree que una victoria de José Luis Rodríguez Zapatero el 9 de marzo le ayudará a ganar?
R. . Seguro. He hablado con José Luis, somos viejos amigos, estuve con él en la Moncloa hace un par de meses, y le encontré confiado y determinado. Lo ha hecho muy bien. Lo he dicho en toda Italia. Su actuación en la Cumbre Iberoamericana defendiendo a Aznar ante Chávez fue estupenda. Ese sentido de la identidad nacional y democrática es difícil verlo en Italia.
P. ¿Los homosexuales italianos tendrán una ley que tutele sus derechos?
R. Hemos propuesto una ley que tutele sus garantías y derechos. En Italia, por ejemplo, dos personas que viven juntas no pueden entrar juntas al hospital. Tenemos que encontrar un punto de síntesis, igual que hicimos con la ley del aborto, que es buena para todos. Pero no quiero introducir en la campaña temas que fracturen a los italianos. Haremos una cosa con más sfumature, con matices, para incluir diferentes sensibilidades.
P. ¿Si gana se hará por fin la ley de incompatibilidad?
R. Haremos una normativa, pero no será una ley antinadie. Querría hacerla con consenso, como hacen los liberales las reglas del juego de la democracia, no contra éste o aquél. He desmontado unilateralmente la demonización y eso les ha obligado a reubicarse a ellos también. No quiero alimentar ese juego.
P. ¿Siente que ha vencido el efecto de la caída del Gobierno Prodi?
R. Sí, eso dicen los datos. Y sobre todo la gente: gente de todas las ideologías dice que nos va a votar. Recortamos mucho y queda mes y medio. Si nos hubiéramos presentado con la misma fórmula de hace dos años hubiera sido un desastre.
P. ¿Cuál será la primera medida de su gobierno?
R. Me gustaría desmontar esa burocracia salvaje que parece hecha aposta para deprimir a los emprendedores. Renovar la justicia y el sistema fiscal, modificar la visión económica. Ya no tenemos coches como el los setenta, ni telecomunicaciones como en los noventa. Ahora debemos hacer la reconversión ecológica.